Sapevi che l’osteopatia può agire su disturbi gastroesofagei?
Prima di tutto spieghiamo cosa avviene:
- Quando mangiamo l’esofago fa procedere il cibo verso il basso, per poi riversarlo nello stomaco. Il passaggio tra i due è regolato da uno sfintere funzionale, il CARDIAS.
- Quando questo sfintere è soggetto a una tensione sbilanciata dalla pressione negativa del torace e quella positiva dell’addome, la mancanza di chiusura dello sfintere permette il transito inverso, cioè che il contenuto risalga nell’esofago.
Quando tutto ciò accade l’acido cloridrico presente nello stomaco, viene a contatto con l esofago provocando:
- Infiammazioni (esofagite)
- Pirosi (bruciori retro sternali)
- Disfagia
- Eruttazioni
- Faringiti
- Tosse irritativa
Il trattamento osteopatico ha lo scopo di ripristinare l’equilibrio omeostatico, normalizzare le “disfunzioni somatiche” che impediscono all’organismo di fare fronte a questa condizione, normalizzare l’attività del sistema nervoso autonomo a livello della giunzione gastroesofagea.